mercoledì 27 gennaio 2010

M’ama, non m’ama? di Cinzia Ficco

Troppi dubbi sulla “filiera'', più o meno automatica, di quel sentimento che rappresenta il turbo delle nostre azioni? No, problem. Una mano te la dà Astraea, la casa editrice bolognese, che ha pubblicato nella collana The Little Pink Book, tre piccole guide preziose.

Amore. Di Maria Teresa Scorzoni.
Una specie di puzzle, tascabile, una summa di definizioni, consigli, storie, affinché ciascuno possa scegliere le tessere che preferisce e comporre il suo mosaico amoroso. Le più belle storie d’amore, l’oroscopo dell’amore, le ricette degli innamorati E poi, il galateo dell’approccio amoroso. Per non sbagliare, e dire “ti amo'' nel modo più appropriato, occhio alle top ten, quelle delle canzoni, dei film, dei libri e delle poesie universali sull’amore. E sulla persona amata che, come dice Carrie Bradshaw, l’arguta protagonista di Sex and the City, è quella che ci fa provare lo zazazù, quel misto di sensazioni, capaci di bloccare lo stomaco.

Matrimonio. Di Maria Cristina Giordano.
Sposarsi è come tuffarsi nell’acqua ghiacciata in pieno inverno: si fa una volta sola e si ricorda per il resto della vita. Che sia legante, fastoso e formale, minimalista o alternativo, richiede ottima organizzazione, entusiasmo, idee chiare. E’ importante che gli sposi facciano il percorso insieme nel rispetto del carattere e dello stile di ciascuno. Ma nel vademecum rosa, da portare con sé, ci sono anche superstizioni e curiosità. Errori da evitare. Per esempio, giorni propizi all’unione sarebbero il lunedì, il mercoledì e il giovedì. Il sabato potrebbe essere neutro o molto sfortunato. Maggio, poi, non è il mese delle spose. Preferibili giugno, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre. I matrimoni celebrati a luglio porterebbero fatiche e duro lavoro. Bene anche gennaio e febbraio. Sposi fortunati? Lei deve portare un velo indossato da una persona cara. Lui tre grani di sale in tasca. Meglio se lo sposo non veda l’abito della sposa prima della cerimonia. Meno persone lo vedono, meglio è. Le fedi non devono cadere nel corso della cerimonia e gli sposi non devono assolutamente vedersi dopo la mezzanotte della vigilia. E il letto degli sposi? Meglio farselo preparare la sera prima del matrimonio da due fanciulle nubili. Suggerimenti sull’abito per lui e lei. Sui fiori. Sugli accessori. Sul trucco. Da non perdere, per evitare gaffes, imprevisti. E’ ovvio, entro certi limiti. Perché l’obiettivo degli sposi deve essere divertirsi.

Come chiamo il mio bebè? Di Francesca Cosi e Alessandra Repossi.
Una piccola guida ai nomi di battesimo per i neonati del XXI secolo. Luca o Francesco, Simona O Chantal? Il dubbio viene. Perché è diventata una moda regalare ai propri figli nomi particolari, esotici, altisonanti. Per ciascun nome le autrici hanno fornito informazioni sull’etimologia, l’area di origine e il giorno in cui si festeggia l’onomastico, e anche sovra- marcato, il segno zodiacale di questo, oltre ad una piccola storia e a un gustoso apparato di curiosità. Sapevate che il nome d Fabio deriva dalla gens Fabia, un’antichissima famiglia romana i cui componenti ricoprirono la carica di Console per ben 66 volte? O che Fortunato è il nome di 19 santi, fra cui san Fortunato Venanzio, protettore dei poeti? O che Rosario, in spagnolo, e Andrea in inglese e francese, sono in realtà nomi femminili e che Stefano è anche il nome di un satellite di Urano? Insomma, tante storie buffe e divertenti, per scegliere il nome più adatto.

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